La senologia è materia complessa che si è sviluppata particolarmente negli ultimi decenni diventando oggetto di studio di molte branche specialistiche: endocrinologia, radiologia, oncologia, chirurgia, anatomia patologica, laddove prima era di pertinenza quasi esclusivamente della ginecologia in quanto il seno considerato organo tipicamente femminile.
SENOLOGIA
Questa particolare attenzione rivolta alla mammella da tanti specialisti è dovuta al fatto che essa è particolarmente colpita dal cancro prima causa di morte per tumore maligno nella popolazione femminile. Le attuali conoscenze in campo oncologico e le esperienze maturate in tanti anni hanno dimostrato che questa malattia così complessa necessita di un approccio multidisciplinare sia nel momento della diagnosi (ecografista e radiologo) che in quello della stadiazione (anatomo patologo) fino alla scelta terapeutica (chirurgo, radioterapista, oncologo, endocrinologo) così da coinvolgere più professionalità.
Dr. Simone Liberali
Iscritto all’Ordine dei Medici di Roma – N° M60002
DIAGNOSTICA SENOLOGICA
- Visita senologica
- Mammografia
- Ecografia mammaria
MAMMOGRAFIA
E’ una particolare radiografia delle mammelle che impiega una bassissima dose di raggi X (LOW-DOSE), grazie alle moderne apparecchiature e alla digitalizzazione della metodica. Proprio in virtù della bassissima dose di radiazioni impiegate, è possibile eseguire periodicamente esami mammografici, anche una volta l’anno senza significativi rischi per la salute.
ECOGRAFIA MAMMARIA
L’ecografia consiste nello studio della mammella utilizzando ultrasuoni. E’ un esame particolarmente utile per la distinzione tra lesioni solide o cistiche. L’esame può essere effettuato in qualsiasi periodo del ciclo mestruale e non presenta rischi associati.
Perché sottoporsi
a screening periodici
Il carcinoma mammario rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile, costituendo il 25% circa delle neoplasie che colpiscono le donne ed interessando circa una donna su dieci. In Italia annualmente sono diagnosticati circa 37.000 casi con una prevalenza di 250 ogni 1.000 donne.
E’ la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica. Sono stati identificati molti fattori di rischio e alcuni sono modificabili, come ad esempio gli stili di vita, altri invece no, come i fattori genetico- costituzionali.
In molti casi, però, il tumore si può prevenire o comunque diagnosticare in fase precoce. Il miglioramento delle indagini diagnostiche permette infatti di rilevare tumori di piccole dimensioni, non apprezzabili alla palpazione o addirittura alterazioni che precedono lo sviluppo stesso della neoplasia.